Una sanità delocalizzata e più vicina al cittadino, sia per le gli interventi meno gravi sia per l’assistenza dei malati cronici, in modo da decongestionare i pronto-soccorsi maggiori.
Questa è la filosofia delle Case della Salute, il progetto della giunta di Nicola Zingaretti che dovrà cambiare il volto della sanità in Lazio, eliminando gli sprechi per aumentare la qualità.
La prima “Casa” è stata aperta a Sezze, in provincia di Latina, a fine febbraio, e nei prossimi anni i presidi territoriali dovrebbero arrivare a quota 48, uno per ogni Municipio della Capitale e 33 nelle provincie del Lazio. La prossima Casa della Salute, in ordine di apertura, sarà Santa Caterina delle Rose a Largo Preneste, nel Quinto Municipio.
“Si è calcolato che circa il 60% dei pazienti che entra in pronto soccorso è un codice bianco o verde – ha spiegato il vicepresidente della Regione Lazio Massimiliano Valeriani – le Case della Salute sono pensate per offrire assistenza sanitaria delocalizzata rispetto agli ospedali proprio a questi pazienti, curandoli vicino a casa. L’obiettivo è fare in modo che in ospedale si vada solo per le emergenze vere”.
LE CASE DELLA SALUTE: queste strutture di prossimità sono un’articolazione del distretto sanitario e sono pensate per adattarsi alle caratteristiche e necessità delle diverse realtà territoriali. “L’idea è che ogni Casa si tari sul territorio che andrà a servire – ha spiegato Isabella Mastrobuono, direttrice generale della Asl di Frosinone – e questo significa innanzituttoraccogliere dati sul tipo di utenza, su quali siano le patologie più diffuse e su quali percorsi assistenziali sia più utile creare all’interno della struttura”.
Proprio a Pontecorvo in provincia di Frosinone aprirà il 30 marzo una Casa della Salute, e la dottoressa Mastrobuono si è occupata di coordinare il lavoro di stesura dello statuto. “Lavorando nelle commissioni abbiamo scoperto che del territorio di cui tanto si parla non si conoscono i dati sui pazienti. Queste informazioni le abbiamo recuperate grazie ai medici di medicina generale e, in base alle patologie più diffuse, abbiamo scelto su cosa concentrare la specializzazione della nostra Casa della Salute: diabete, la broncopneumopatia cronica e scompenso cardiaco”.
Accanto ai medici sia generici che specializzati, agli infermieri e ai laboratori di analisi e di radiologia, nella struttura saranno presenti anche sociologi, psicologi e psichiatri. “L’idea da cui siamo partiti è stata quella di integrare i servizi della Casa della Salute con la componente sociale e così abbiamo creato, di fatto, un luogo su misura per il nostro territorio” ha aggiunto Isabella Mastrobuono.
Accanto a questi percorsi ad hoc – disegnati sulle esigenze del territorio in cui opera la Casa della Salute – in ogni struttura sarà presente lo sportello prenotazioni e informazioni (CUP) e uno sportello di orientamento sociosanitario. Dalle 8 alle 20, dal lunedì al venerdì, saranno presenti medici per fornire assistenza primaria e la struttura sarà idonea a gestire alcune malattie croniche. Un esempio su tutti: la dialisi per i pazienti diabetici.
I COSTI: “Si è calcolato che un paziente preso in carico dal pronto soccorso costa al sistema sanitario circa 1100 euro. Stimiamo che lo stesso paziente curato in una Casa della Salute ne costerà 300”, ha detto il vicepresidente Valeriani.