Il collettivo studentesco Sapienza Clandestina ha occupato un nuovo spazio all’interno della cittadella universitaria. Un ex magazzino inutilizzato all’interno del dipartimento di Farmacologia, simbolicamente lo stesso di cui il preside è il neo rettore Eugenio Gaudio, è stato allestito ad aula studio e spazio autogestito.
Dopo lo sgombero di inizio agosto del Lucernario, voluto dall’ormai ex rettore Luigi Frati, gli studenti si sono approriati di quello che definiscono “solo uno dei tanti spazi completamente abbandonati all’incuria, di cui è piena la Sapienza”.
“La Sapienza è un cantiere a cielo aperto di cui non si vede la fine, un’università di macerie“, gridano gli studenti, che stigmatizzano l’assenza di luoghi di aggregazione e di studio all’interno dell’Ateneo più grande d’Italia. Scienze Politiche, Giurisprudenza e lo stesso Lucernario oggi sonocinte da impalcature e gli studenti sono costretti a farsi largo tra i materiali di costruzione. Cantieri aperti ormai da parecchi anni, ma che ancora non sono stati conclusi.
Intanto, l’Ateneo è in attesa del formale passaggio di consegne tra Luigi Frati e il neo-eletto Eugenio Gaudio, forte del 60% dei consensi: preside di Medicina, è considerato molto vicino all’ex rettore. La data dell’avvicendamento è fissata per la fine di ottobre, e i collettivi si organizzeranno per far sentire la loro voce.